L’Umbria che amiamo

Qualche giorno fa abbiamo fatto una festa di inaugurazione “simbolica”, perché di fatto saremo aperti solo da settembre. È stato molto bello anche se non tutte le persone a cui siamo legati hanno potuto essere presenti. È stato bello ritrovarsi sul terrazzo, mentre scendeva la notte, è stato bello mangiare e bere assieme, ma è stato bello soprattutto fare incontrare un po’ dei nostri amici, cioè dei nostri mondi, lontani e vicini.

Una parte delle persone intervenute le abbiamo conosciute qui, negli ultimi mesi. Non è scontato riuscire a creare dei legami in una terra che non è la propria, soprattutto se non si è dei “nomadi” di professione. Anche questo rientra nell’amore che abbiamo iniziato a sviluppare per l’Umbria. Il suo essere accogliente. Senza invadenza, senza ostentazione. Ma con generosità.

Alcune di queste persone, tra l’altro, sono come noi, vengono da fuori, da altre regioni o dall’estero.  Ci dev’essere un motivo per cui hanno scelto l’Umbria come loro “nuova casa”. La bellezza dei luoghi, certo. Di queste campagne coperte di girasoli, in questo periodo dell’anno. Di questi borghi in cui ogni campanile e ogni pietra nascondono una storia. Forse, ovviamente, ragioni di lavoro. Ma ci dev’essere anche dell’altro. Uno “spirito gentile”, che aleggia sulle colline. Un modo diverso di vivere il tempo, forse.

…si respirano la grazia, la gentilezza ed una specie di dolcezza morale come sciolta nell’aria ha scritto lo scrittore Guido Piovene. Mentre per Henry James forse farò un favore al lettore dicendogli come dovrà trascorrere una settimana a Perugia. La sua prima cura sarà di non aver fretta, di camminare dappertutto molto lentamente e senza meta e di osservare tutto quello che i suoi occhi incontreranno.

Vale per Perugia, ma vale per tutta l’Umbria, come scrivo in un libro che ho appena terminato di scrivere, e che cerca di raccontare questa terra attraverso i poeti e gli artisti che l’hanno abitata.

Io e Manu abbiamo cercato di mettere in pratica questi suggerimenti anche oggi. Ci siamo presi una pausa, del resto era ferragosto, abbiamo fatto una gita al lago di Piediluco, a poco più di un’ora di macchina da qui.

Abbiamo visitato il borgo lentamente e abbiamo preso al volo una gita sul battello, durante la quale una quida molto preparata ci ha raccontato tutto quello che valeva la pena sapere di questa località (collegata con la celebre cascata delle Marmore). Abbiamo cercato di ascoltare bene, di osservare tutto. Alla fine, ci siamo confessati l’un l’altra come ci eravamo sentiti. Sempre al posto giusto. Con i luoghi, con le persone. Persino con le temperature, che quest’estate sono inclementi. Neanche questo è scontato, vero?

Sentirsi al posto giusto. Ci auguriamo che sia così per le persone che verranno a visitare l’Umbria. E che passeranno per il nostro Bed and Bookfast.

Marco Pontoni

L’anima letteraria del B&B e una somiglianza quasi imbarazzante con Il Professore della “Casa de Papel”, famosa serie tv. Giornalista, scrittore, intrattenitore, ma anche, all’occorrenza, uomo dalle mille risorse. Le parole, per lui, hanno un valore altissimo, soprattutto quando vengono date.

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E in fondo alla pista…Mercatello!